Fare il Rasentin, un’abitudine tutta veneta
Dopo aver bevuto il caffè, quando la tazza è ancora calda, si versa un sorso di grappa. Ne escono profumi straordinari
Il rito del rasentin
Tutti noi, dopo aver mangiato e bevuto di gusto, desideriamo concludere con un buon caffè: ci stà! Ma in veneto non è l’ultima cosa che si degusta. Esiste infatti un’abitudine molto particolare: il rasentin.
Cosa significa rasentin
Il termine rasentin deriva dalla forma dialettale del veneto “rasentare” che non ha lo stesso significato della lingua italiana. Rasentare in dialetto veneto significa risciacquare. Fare il rasentin significa pulire la tazza di caffè con la grappa. Non è mai un gesto scontato e dipende da vari fattori: il caffè, la tazza e soprattutto il tipo di grappa o distillato che si usa.
Un “cocktail” veneto
Fare il rasentin è un gesto che ha una sua ritualità ben precisa. Dopo aver bevuto un buon caffè, con la tazza ancora calda, si versa un sorsetto di grappa e con un movimento circolare si pulisce per bene la tazzina dal fondo del caffè. Ne esce un “cocktail” dal colore torbido e leggermente tiepido. È proprio per la particolare temperatura che la grappa mixata al caffè rilascia dei profumi molto intensi e gradevoli. Possiamo dire che i profumi primari della grappa e del caffè vengono amplificati in una fusione unica nel suo genere.
Ma con quale caffè e grappa si fa il rasentin?
Per certi aspetti si presta meglio il caffè da bar rispetto alla moka perché lascia più crema sulla tazzina. Ideale la miscela 100% arabica prodotta a Marostica in onore a Prospero Alpini.
Il rasentin si può fare con una buona grappa di vinaccia vicentina, con il cognac, con il brandy, con il liquore alla prugna ed anche con i distillati di frutta con nocciolo come il distillato di Ciliegie duroni.